martedì 16 novembre 2010

Shell - vi sembra un'azienda eco sostenibile?

Ultimamente spopola negli uffici marketing delle compagnie petrolifere un termine che è difficile veder loro associato: eco-sostenibilità. Deciderete voi, al termine dell’articolo che opinione avere a riguardo. Noi ci limiteremo a riportare solo alcune informazioni trovate in rete.

Prendiamo il caso del colosso petrolifero Royal Dutch Shell.

Un po’ di storia: 
La Royal Dutch/Shell Group venne creata nel 1907dalla fusione della Reale Compagnia Petrolifera Olandese e della The “Shell” Transport and Trading Company plc per competere contro il gigante petrolifero dell’epoca, la Standard Oil.
Attività: 
La Royal Dutch Shell plc è una multinazionale operante nei settori petrolifero, dell’ energia e della petrolchimica (dall’esplorazione fino alla vendita al dettaglio). Si può dire che è uno dei quattro principali protagonisti privati mondiali nel comparto del petrolio e del gas naturale, uno dei maggiori settori d’affari di Shell che contribuisce significativamente ai profitti della compagnia. Ha anche un settore dedicato alle energie rinnovabili (energia solare ed eolico).
Proprietà: 
Il principale azionista singolo è una holding di proprietà della famiglia reale olandese. La sede mondiale si trova a L’Aia ( Paesi Bassi), ma la società opera in oltre 140 paesi del mondo.

Profitti nel 2006 : 23,5 miliardi di dollari

Shell negli ultimi anni ha fatto della sostenibilità un’area di vantaggio competitivo, realizzando politiche e iniziative che la differenziano dai diretti concorrenti donandole una nuova veste Green che proprio non le si addice :si è fortemente , e soprattutto PUBBLICAMENTE impegnata nello sviluppare fonti di energia sostenibile (energia solare ed eolica), riducendo le emissioni dagli impianti di produzione occidentali e ha contribuito ad un’ampia schiera di iniziative sociali. Secondo un’inchiesta questo avrebbe aggiunto 4,6 miliardi di dollari al valore del suo brand.


Cosa c’è di strano direte voi?

Sapete che Shell sta affrontando alcuni processi in USA per crimini contro l’umanità e violazione dei diritti umani, tortura e detenzione illegale di armi ?

Partiamo dal principio. Nigeria, delta del Niger.

La terra era fertile e la vegetazione abbondante, la grande palude di mangrovie era un’inesauribile riserva di cibo per gli abitanti della zona per la varietà faunistica che l’abitava, i fiumi erano pescosi e gli insediamenti umani assai numerosi.

Quel paradisiaco angolo di mondo non esiste più per “merito” della Shell, arrivata sul posto alla fine degli anni ‘50 promettendo attrezzature sanitarie, strade, elettricità e scuole…


Invece ha lasciato posto a circa 50 pozzi petroliferi da cui si estraggono circa 290 mila barili di petrolio al giorno con enormi perdite di greggio nei terreni (5,6 milioni di litri in 10 anni) dovuti all’ inesistente manutenzione degli oleodotti, rendendo impossibile le coltivazioni e i raccolti; esplosioni dovute alla pratica del gas flaring che distruggono le foreste rilasciando sostanze nocive nell’aria (ogni giorno Shell rilascia circa 28 milioni di metri cubi di gas) e nel fiume Niger che causano morte e malattie tra le inermi e impotenti genti del posto che vedono scendere dal cielo la morte sotto forma di PIOGGIA ACIDA.
Quando le popolazioni locali hanno provato ad opporsi a questa tragedia ambientale è iniziata la repressione: l’esercito nigeriano [Mobile Police Force (MPF)] nel 1993, finanziato e invocato dalla Shell, ha sterminato un’intera tribù (etnia Ogoni), distruggendo più di 20 villaggi, provocando più di 1.800 morti, e circa 80.000 profughi, per consentire di continuare le trivellazioni nell’Ogoniland (Nigeria meridionale) . La compagnia è accusata di aver avuto un ruolo determinante nella tortura e nell’esecuzione per impiccagione (10/11/95) dello scrittore e attivista per i diritti umani nigeriano Ken Saro-Wiwa (Premio Nobel Alternativo per la Pace e leader del Movimento per la Sopravvivenza del Popolo Ogoni ), e di otto suoi compagni, impegnati contro le attività inquinanti della compagnia petrolifera.

Qualche altra informazione su Shell:

* E’ una delle tre multinazionali coinvolte nella causa intentata da 500 contadini del Costarica resi sterili dai pesticidi (DBCP, proibito negli U.S.A.);
* nel Parà, in Brasile, è in atto un nuovo progetto minerario portato avanti da ALCOA e da una filiale della Shell che userà energia proveniente dalla diga Cachoeira Porteira, che inonderà 911 Kmq di foresta tropicale, compresi alcuni villaggi dell’Amazzonia (terre abitate da 23 gruppi di popoli indigeni, alcuni dei quali non ancora venuti in contatto con l’uomo bianco, e quindi estremamente vulnerabili alle malattie);
* nell’agosto 1989 alla raffineria di Stanlow si ebbe una fuoriuscita di olter 35.000 litri di petrolio, che inquinò 20 km dell’estuario del fiume Mersey. La Shell ebbe una multa di 1 milione di sterline ( irrisoria?). Nel 1992, la stessa raffineria era all’undicesimo posto nella lista di Greenpeace dei 50 impianti industriali più inquinanti,
* ARMAMENTI: la Shell è coinvolta nella produzione di tessuti da mimetizzazione tramite Don & Low, e solventi, resine e altri prodotti con la Shell Chemicals. La Shell inoltre fornisce carburante alla marina ed alle forze aeree.
* TEST SU ANIMALI: nel 1993 la Shell, ha testato veleno per roditori , e altri prodotti chimici come detergenti su animali.

Lascio a Voi la risposta ad un quesito: siete ancora convinti che la Shell abbia a cuore le sorti del nostro pianeta solo perché si è pubblicamente dipinta come compagnia sostenibile o siete diventati consapevoli che come indica Friends of the Earth sia la multinazionale energetica più inquinante al mondo?

Per approfondimenti
- Amnesty Internation sulla violazione dei diritti umani in Nigeria
- Roberto Saviano

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