mercoledì 9 novembre 2011

Le dimissioni di Berlusconi e i mercati


Era una notizia che in tanti volevano sentire: Berlusconi si è dimesso!

O meglio, ha dato la sua disponibilità alle dimissioni dopo che verrà approvato il patto di stabilità, ovvero una serie di misure che l'Europa e la Banca Centrale Europea (BCE) hanno chiesto al nostro paese per il controllo del debito pubblico ( che ha superato i 1900 miltiardi di euro). 

Questa notizia, avrebbe dovuto rassicurare i mercati, che però hanno reagito nell'opposta direzione. 
Alle 12,30 di oggi, infatti, il rendimento del btp decennale era al 7,35% con lo spread a 564 punti .
Lo spread vola ai massimi storici dall'introduzione dell'euro e la Borsa doi Milano registra un -4,19%, dopo che questa mattina aveva aperto in positivo, trascinando in negativo anche quelle di Londra (-1,53%), Francoforte (-2,54%) e Parigi (-2,26%).

Questo è un evidente segno che i mercati non si fidano delle annunciate dimissioni del Presidente del Consiglio Italiano. L'ultima spallata per dire al premier di DIMETTERSI ORA.

Non si fidano, di lui 
Dimissioni dopo il patto di stabilità, per il risanamento del debito pubblico italiano...I mercati hanno detto no, non ci crediamo! Come?Facendo schizzare spread e BTP oltre la sogna del 7% che per Portogallo, Islanda e Grecia aveva significato l'intervento dell'Europa e della BCE .

Abbiamo raggiunto la soglia del non ritorno finanziario e il nostro Paese è destinato al fallimento, al pari della Grecia?

Si legge in un analisi della banca inglese Barclays: "il rendimento sui titoli di Stato italiani ha raggiunto nuovi massimi ed è ad un livello che i nostri economisti considerano insostenibile. I precedenti storici indicano che le dinamiche negative che si auto-alimentano che adesso minacciano l'Italia sono molto difficili da spezzare. A questo punto, l'Italia può essere oltre il punto di non ritorno".

Certo è che forse le dimissioni immediate di Berlusconi ci avrebbero risparmiato un bel po' di soldini!
Stiamo precipitando in un baratro dal quale sarà difficile uscire senza drastiche misure finanziarie. 
Si teme che la crisi non abbia ancora finito di mietere vittime, e grazie all'incompetenza e all'ostinatezza di di un uomo, Silvio Berlusconi, a pagare sarà l'Italia intera.

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