sabato 17 dicembre 2011

Nuovo corpo militare di Polizia Europea: immunità e controllo Usa

Se vi chiedessimo di EUROGENDFOR , quanti di voi saprebbero dire di cosa stiamo parlando? Tra le nostre ricerche ci siamo imbattuti in alcuni articoli che facevano riferimento ad un nuovo corpo di polizia europeo, frutto di accordi stabiliti in Olanda, sottoscritti nel 2007 da alcuni tra i più importanti paesi europei, tra cui l’Italia.
Ma partiamo dal principio: il 18 ottobre 2007, in Olanda e più precisamente in una piccola cittadina di nome Valsen, viene siglato il trattato Eurogendfor (Forza di Gendarmeria Europea - EGF) tra da Francia, Spagna, Paesi Bassi, Portogallo e Italia per la creazione di un nuovo corpo di polizia militare europea dai poteri e trattamenti speciali. Potremmo dire che si tratta di un ennesimo passo per la consegna dei mondo nelle mani dei potenti, smantellando le unità nazionali attraverso campagne d’odio da una parte e di globalizzazione dall’altra.
Ecco alcuni passi del trattato, per meglio capire di cosa si tratta:
SEDE E COMANDO
«la forza di polizia multinazionale a statuto militare composta dal Quartier Generale permanente multinazionale, modulare e proiettabile con sede a Vicenza (Italia). Il ruolo e la struttura del QG permanente, nonché il suo coinvolgimento nelle operazioni saranno approvati dal CIMIN – ovvero – l’Alto Comitato Interministeriale. Costituisce l’organo decisionale che governa EUROGENDFOR» (art. 3).
COMPITI:
«condurre missioni di sicurezza e ordine pubblico; monitorare, svolgere consulenza, guidare e supervisionare le forze di polizia locali nello svolgimento delle loro ordinarie mansioni, ivi comprese l’attività di indagine penale; assolvere a compiti di sorveglianza pubblica, gestione del traffico, controllo delle frontiere e attività generale d’intelligence; svolgere attività investigativa in campo penale, individuare i reati, rintracciare i colpevoli e tradurli davanti alle autorità giudiziarie competenti; proteggere le persone e i beni e mantenere l’ordine in caso di disordini pubblici» (art. 4)
RAGGIO D’AZIONE:
«EUROGENDFOR potrà essere messa a disposizione dell’Unione Europea (UE), delle Nazioni Unite (ONU), dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE), dell’Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico (NATO) e di altre organizzazioni internazionali o coalizioni specifiche» (art. 5).
TOTALE IMMUNITA’:
Sono inviolabili locali, beni e archivi (art. 21 e 22); le comunicazioni non possono essere intercettate (art. 23); i danni a proprietà o persone non possono essere indennizzati (art. 28); i gendarmi non possono essere messi sotto inchiesta dalla giustizia dei paesi ospitanti (art. 29).
Praticamente non ne ha parlato nessuno. Praticamente la ratifica di Camera e Senato è avvenuta all’unanimità. Praticamente stiamo per finire nelle mani di una superpolizia dai poteri pressoché illimitati. Che sulla carta è europea, ma che nei fatti è sotto la supervisione statunitense. Tanto è vero che la sede centrale si trova a Vicenza, la stessa città dove c’è il famigerato Camp Ederle delle truppe USA
In pratica la Gendarmeria , su cui la Nato, e quindi gli USA, avranno voce in capitolo, avrà le stesse funzioni degli attuali corpi di polizia e carabinieri ma risponderà direttamente ad un comitato interministeriale formato dai ministri di esteri e difesa di ogni stato firmatario.
Ci sarà, quindi, un corpo di polizia, svincolato dai controlli dei governi nazionali, supervisionato da un’organizzazione sovranazionale in mano agli Usa: un destino alquanto battagliero, vista la frequenza con cui gli Usa dichiarano guerra!
Tutto questo è venuto alla luce grazie alle inchieste del giornalista freelance Gianni Lannes, che lo hanno portato a dover vivere sotto scorta per tutelare la propria incolumità.
All’unanimità, con 442 votanti su 443 aventi diritto alla Camera, il 14 maggio 2010 la Camera dei Deputati della Repubblica Italiana ha ratificato l’accordo di Valsen, entrato in vigore il 12 giugno 2011.
La principale modifica apportata dalla ratifica è l’accorpamento dell’Arma dei Carabinieri alla Polizia di Stato che viene degradata a polizia locale di secondo livello e la legittimazione dell’insediamento del quartiere generale europeo nella caserma dei carabinieri “Chinotto” occupata già dal 2006, un anno prima del trattato di Valsen e ben quattro anni prima della ratifica ufficiale del Parlamento Italiano. Ricordiamo, per gli smemorati, che a Vicenza da decenni ha sede Camp Ederle, la discussa base americana che i vicentini vorrebbe far chiudere, a cui nel 2013 si affiancherà la seconda base statunitense al Dal Molin (sede dell’Africom, comando americano per il quadrante mediterraneo-africano).
E’ impensabile, che un parlamento composto da una così vasta diversità ideologica, politica, di parte, di lobby, di interessi ecc, come quello italiano, sia riuscito a convenire ad un accordo su un argomento così scottante senza scontri e slogan in tv. Questa ratifica è passata completamente inosservata anche a molti attenti giornalisti politici, che non hanno colto una notizia così importante: una votazione all’unanimità, un po’ come quella dell’aumento degli stipendi o quella del taglio dei privilegi. Voi cosa ne pensate? Ci sono interessi nascosti che accomunano tutti i politici degli stati firmatari di questo contratto? E perché chi siede in parlamento e dovrebbe tutelare i cittadini che rappresenta vota positivamente ad un trattato che regala i nostri corpi di polizia agli USA? Ci sono altri interessi in ballo, molto più grandi di quelli che i nostri pensieri ci suggeriscono. Nessuno sarebbe stato contrario ad un coordinamento delle forze di polizia dei vari paesi, magari con la supervisione del parlamento Europeo, avremmo preferito una modifica alle legislature nazionali per creare una legislatura di comuni accordi su base europea, magari su banche, corruzione, evasione fiscale, welfare, sanità, commercio, fiscalità.
Diteci la vostra commentando questo articolo!

12 commenti:

  1. Solo una cosa:
    Se anche nessun'altro eccetto me ha commentato, vi chiedo di non smettere mai di cercare e dire la verità

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  2. Mi rendo conto di essere forse troppo ingenua, ma non riesco a capire come sia possibile limitarsi a commentare queste notizie invece di organizzarci e sollevarci tutti insieme contro questo stato di cose. Ma cosa aspettiamo ancora?

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  3. siamo un gregge perfetto!!
    svegliamoci..ciò che ci serve lo abbiamo già,
    non facciamoci abbindolare e impariamo la compassione e l'amore.

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  4. E' da tempo che la democrazia non è più in grado di risolvere il problema dell'esistenza, accanto a un potere visibile, di un potere invisibile. Come potremmo spiegare, anche in Italia, la guerra accesa tra i poteri dello Stato, tra procure, tra magistrati, tra Enti, tra Comuni e Città, tra Regioni e Comuni in modo aperto ma anche occulto, quando proprio da costoro dovremmo attenderci controllo e giustizia? Kant nell'Appendice alla Pace perpetua sostiene che "tutte le azioni relative al diritto di altri uomini, la cui massima non è suscettibile di pubblicità, sono ingiuste" e da questo punto di vista risulta ovvio l'obbligo di pubblicità di tutti gli atti governativi non solo per far conoscere al cittadino l'operato dei detentori del potere e dunque il loro controllo, ma anche perchè tale pubblicità costituisce già di per sè una forma di controllo. Il controllo del potere, tra l'altro, è ancora più impellente in un momento in cui i mezzi tecnici che sono a sua disposizione per controllare i cittadini si sono ampliati di molto rispetto al passato. Ma proprio per questo motivo si fa ancora più pressante la domanda "chi controlla i controllori?", la cui risposta è basilare per poter garantire un governo visibile ipotizzato dal pensiero democratico. Da qui anche una apatia politica che non promette nulla di buono e una società priva di ideali di rinnovamento graduale che dovrebbe avvenire con il dibattito aperto e libero delle idee per poter permettere la nascita di capovolgimenti sociali silenziosi ma efficaci.

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  5. in certe situazione ribellarsi è un dovere --e se la repressione è violenta anche la rivolta dovrà esserlo ....ma purtroppo gli italiani sono troppo vigliacchi per ribellarsi in massa

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  6. le nuove SS dell'oligarchia bancaria finanziaria, temo che ci vorrà una guerra per abbattere questo sistema dittatoriale.

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    1. Purtroppo, è quello che penso anche io.

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  7. Quello che serve è una presa di coscienza generale e non solo di pochi.

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  8. ma esiste qualche movimento, vorrei fare qualcosa per questa situazione ma anche per tnt altre come penso qualsiasi persona ha commentato in questo blog???

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  9. noi del popolo pensiamo solo ad avere un telefono in mano pensiamo ad andare da maria de filippi e i super ricchi,portano avanti la loro strategia

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  10. abbiamo avuto la possibilità di dare una svolta due mesi or sono , sappiamo tutti come è andata.

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  11. per cortesia mettete la possibilità di linkare le informazione di facebook per favorire la diffuìsione online

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