giovedì 15 dicembre 2011

David Icke: l'Unione Europea e il microchip per persone

Quest'idea è da un po' che mi balenava per il cervello: come mai nessuno ha ancora pensato a  mettere i microchip alle persone? E' da anni che ormai assistiamo a misteriose sparizioni, ad omicidi e gialli irrisolti, e al crescente pressing  sulle persone con l'antica tecnica della paura. Ci hanno terrorizzato per anni solo per venderci nuovi prodotti e servizi o questo è un piano che va ben oltre la normale immaginazione umana?. Potrebbe essere che hanno fatto crescere intere generazioni nella paura per far si che ci sia una maggiore richiesta di controllo? Avete sentito parlare di Social Network che rivendono i dati personali e che aprono i loro database al miglior offerente? E secondo voi, nel corso degli anni di pazza diffusione informatica, quanti dati sono stati illegalmente raccolti per essere utilizzati per fini non proprio condivisibili? Il microcip alle persone... Potrebbe sembrare davvero un'argomento di fantascienza, ma ciò non vuol dire che esso non sia nei pensieri dei potenti del mondo per controllare le masse. David Icke ne parlava già nel 1996 come potete constatare in questo video.



Ma vediamo nel dettaglio come funziona e quali scopi potrebbe avere.
Il microchip è dotato di un trasmettitore satellitare, quindi chiunque verrà microchippato sarà rintracciabile in qualsiasi posto del mondo esso si trovi. L'avere un microchip, esattamente come quello per i cani, comporta essere schedato e catalogato attraverso un codice personale e unico per ogni persona del globo. Immaginate se fra qualche anno ai nostri bimbi, oltre ai normali faccini dovremmo anche microchipparli, magari per paura che possano essere rapiti o che si possano perdere. Magari verrà pubblicizzato in tv il microchip per bambini, con una mamma preoccupata per il ritardo del figlio che accende il pc e lo geolocalizza, attraverso un servizio di Google o di Facebook.
Pensate che siamo totalmente fuori dalla realtà?
Il microchip esiste davvero , si chiama VeriChip. L'inserimento del chip sotto pelle è semplice e richiede pochi secondi. Richard Seeling, il direttore medico della Applied Digital Solutions (ADS), la società che sta studiando il VeriChip, spiega: "Una blanda anestesia locale, un'iniezione e un piccolo cerotto. E tutto quello che ci vuole. Una volta cicatrizzata la ferita, il chip sarà del tutto invisibile e anche per chi lo avrà sotto pelle sarà difficile ricordarsi dov'è esattamente". Attenzione quindi ad ogni intervento o visita ambulatoriale: potrebbero microchipparvi a vostra insaputa e tenervi sottocontrollo! contiene alcuni kilobytes di memoria e una minuscola radiotrasmittente capace di dialogare con i computer. La capsula è lunga 11,1 millimetri, con un diametro di 2,1 millimetri ; trasmette sulla frequenza dei 125 kHz. 
Il VeriChip è solo il modello base: presto la nuova versione che avrà al suo interno sensori in grado di leggere le caratteristiche vitali di una persona, anche se c'è già chi sta studiando il VeriChip con frequenze rilevabili direttamente da un satellite o da un "lettore di codici", per seguire la posizione di una persona, secondo dopo secondo. Immaginatevi se per motivi di forza maggiore i potenti decidessero per l'obbligatorietà del microchip: quanti di voi sono davvero disposti a rinunciare alla propria libertà personale? Arriveranno a conoscere gusti, amici, orari, mezzi di comunicazione, viaggi, contatti di lavoro, movimenti, cibi e luoghi preferiti. Sapranno in ogni momento dove saremo, con chi, cosa compreremo, quanto spenderemo. Iniziate a pensarci, perchè questa realtà potrebbe presto diventare la nostra!

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