Prendo spunto da un'inchiesta realizzata dalla giornalista Marina
Cavallieri di Repubblica sui canili e la tratta dei cani che mi ha fatto riflettere
molto.
Parto dal
presupposto che sono un'amante degli animali, ho fatto volontariato in canile qualche anno
fa e posso dire di conoscere, almeno in parte, le problematiche legate
all'abbandono dei cani, al loro mantenimento e alla loro adozione. Tempo
fa la mia veterinaria mi disse di stare attenta alla adozioni su
facebook, e solo dopo aver letto l'inchiesta della Sig. Cavallieri mi si
è aperta la mente.
Nell'articolo
si parla di internet come mezzo di smistamento delle adozioni, spesso
internazionali. Effettivamente riflettendo un attimo, è facile pensare
che su Facebook o sugli altri Social ci siano profili falsi di persone
che si spacciano per amanti degli animali e che invece ne organizzano
una tratta illegale soprattutto verso la Germania, dove i randagi
finiscono come cavie da laboratorio, pelliccie o cibo per cani.
Il business dei cani randagi pagato con i soldi pubblici
Per
ogni animale detenuto in canile ogni comune spende ogni anno dai 300€
ai 1000€. Questo non impedisce che ci siano canili lager , gestiti da
aziende private, dove è facile trovare cani malnutriti, malati e detenuti
in pessime condizioni. Troppo spesso si verificano misteriose
sparizioni e fungoncini carichi di cani stipati senza aria che partono
dal sud Italia e si dirigono in Germania e Austria. Loro vanno a morire
con le più atroci sofferenze perchè diventeranno cavie da laboratorio
per inutili test cosmetici e farmaceutici.
Il Rapporto Zoomafia 2010 presentato dalla LAV
(analizza socio-economicamente lo sfruttamento degli animali da parte
delle mafie e non) parla di 500 milioni di euro derivanti dal business
dei canili e dal traffico di cuccioli.
Nel rapporto si dice: "Sono
aumentati, invece, gli interventi e le operazioni di contrasto contro
l’importazione illegale di cuccioli dai paesi dell’Est: in 15 mesi, solo
in base alle notizie di stampa, sono stati sequestrati 886 cuccioli,
centinaia di microchips-trasponditori e di libretti sanitari, farmaci,
dispositivi medici e sono state denunciate circa 41 persone, tra
trasportatori, allevatori e commercianti. È aumentato, confermando
l’allarme lanciato da tempo, il business legato alla gestione di canili
“lager” (strutture spesso sovraffollate e inadeguate sotto l’aspetto
igienico sanitario e strutturale) e il business sui randagi che
garantisce agli sfruttatori di questi animali introiti stimati intorno
ai 500 milioni di euro l’anno, grazie a convenzioni con le
amministrazioni locali per la gestione dei canili. Solo nel 2009 i
Carabinieri per la Tutela della Salute hanno svolto 1649 controlli nei
canili, che hanno portato a 565 denunce, all’accertamento di 1312
violazioni amministrative e al sequestro di 5900 animali. A questi vanno
sommati gli interventi e i sequestri fatti dal Corpo forestale dello
Stato e dagli altri organi di polizia."
Molte
associazioni animaliste denunciano traffici illeciti di randagi
dall'Italia alla Germania, dove sarebbero utilizzati come cavie da
laboratorio. Vi invito a leggere l'inchiesta di Il RESPIRO
In
questi paesi un cane viene pagato dai 300€ ai 500€. Studi e ricerche
sulle entrate legali hanno evidenziato che la sola Germania ogni anno
importa dai 300.000 ai 500.000 cani.
Immaginatevi
quanti cani vengono portati illegalmente! E quanti gatti, che non sono
soggetti a microcippatura finiscono nei laboratori tedeschi?
Ci
sono varie inchieste di procure di tutta Italia. Il 19 Dicembre
inizierà a Napoli un processo che vede imputati i gestori del canile di
Panza (Ciro Pontone e la moglie Karin Mundt, organizzatori e gestori
delle adozioni, e Else Scheurlein e Jutta Heinemann, ex direttori del
canile). Avevano messo su una rete di finte adozioni di cani che invece
finivano in Germania in centri di sperimenazione.
Voglio concludere, con questa frase dell'articolo di Margherita D'Amicoche mi ha molto colpita.
"Per un istante immagini che dentro una gabbie ammassata sul fondo di qualche furgone ci sia il suo
cane, o il suo gatto, sottratto alla casa e alle certezze. Drogato,
spaventato, confuso, solo, verso l'ignoto. E proprio perché non è
impossibile, ci aiuterà a comprendere meglio il significato di questo
orribile traffico, al cui riguardo è necessario ottenere immediati
provvedimenti, chiarezza e giustizia."
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